Verdura e erbe selvatiche

COPAFAM

fagioli tipici della montagna, grossi e rustici dall'inconfondibile sapore
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Verdura e erbe selvatiche

COPAFAM

fagioli tipici della montagna, grossi e rustici dall'inconfondibile sapore

Il fagiolo “Copafam” (Phaseolus Coccineus) è una delle più belle varietà di fagiolo, decisamente più grossa rispetto alle altre ma soprattutto coloratissimo.
Si comincia coi fiori, prepotentemente rossi, numerosi all’inizio e alla fine dell’estate, ma attenzione, questo fagiolo smette di fiorire se fa troppo caldo.
I semi hanno colori accesi, dal rosa al viola con incredibili variazioni cromatiche dal bianco uniforme, al beige screziato di marrone, al porpora screziato di un viola più scuro, alcuni completamente color blu oceano.

STORIA
Fin dai tempi della sua importazione dalle Americhe, è coltivato nelle zone montane; in Valle Camonica arriva nel periodo della Repubblica di Venezia, ed era molto apprezzato nella cucina delle vallate perché molto nutriente e, omen nomen, si dicono Copàfam, ammazza fame.

CARATTERISTICHE
Dopo la raccolta si sgranano i baccelli e si fanno seccare i fagioli in luoghi asciutti e non al sole.
I fagioli Copàfam si mangiano lessi, dodici ore in ammollo e due di cottura, hanno un sapore compatto e dolce, simile alla castagna
Conditi con aglio o cipolla, olio aceto e sale saziano e nutrono, la “carne dei poveri”.

STAGIONALITÀ
Ad agosto sulle piante compaiono i primi legumi e man mano che maturano si inizia la raccolta manuale.

CURIOSITÀ/ANEDDOTI
Come è successo per altre piante arrivate dalle Americhe, il fagiolo di Spagna è stato coltivato per molto tempo solo a scopo ornamentale, per i delicati fiori simili a piccole orchidee, e piantata nei giardini o in vasi disposti nelle finestre delle ricche dimore.
È in grado di coprire rapidamente con foglie e fiori un recinto o qualsiasi altro supporto a sua disposizione.

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Cucina e territorio sono sempre stati legati, non tanto per la convinzione che ciò che nasce dietro casa sia migliore del resto, ma semplicemente perché i prodotti locali erano nella disponibilità immediata di chi doveva cucinare.
La cucina tradizionale, che è stagionale, deriva da ciò che è accaduto nel corso del tempo in un luogo e dai prodotti di quel luogo.